MOSTRE

Considerando che tutti i vicoli angusti tendono a essere grigi e scuri, per Massimo Malpezzi il modo semplice eppure geniale si identifica con una parola: colore! Ovvero vivacità cromatica, luminosità, splendore brillantezza… o per dirla all’anglosassone: Brilliant Pop! una buonissima definizione per uno stile personale che passa attraverso tutta l’espressività storica della Pop Art, ne coglie l’essenza e la sostanza ed esce dalla parte opposta, caricato d’una nuova e luminosa vitalità, come detto.

Alla domanda: “ma che cosa dipingi?” Mi trovo sempre in difficoltà, difficile spiegare i miei dipinti all’interno di una categoria stilistica, un po’ di grafica, astrattismo, materie sovrapposte e molto colore, sicuramente uno stile unico influenzato dalla pop art ma con una personalissima visione

Non solo luce, dunque, per ravvivare un’espressività artistica che indubbiamente affonda solide radici nella Pop Art ma che dimostra di conoscere bene un po’ tutta la produzione avanguardista novecentesca, ma anche un necessario e rinvigorente ritorno alla personalizzazione dell’arte: qualcosa che all’apparenza sembra collidere con la massa a cui  e dalla quale  la cultura di fondo di quest’arte si riferisce e scaturisce.

L’insieme che ritorna singolo, la molteplicità che ridiventa unicità, la massa informe che prende una sola e certa forma, ma tutto quanto senza mai perdere di vista il senso peculiare dell’arte che è Pop e rivendica il diritto/dovere di esserlo  nonché il verso della direzione intrapresa, giammai rivolta al passato o statica in un presente che sfiorisce rapidamente ma senza dubbio rivolta ad un futuro prossimo creativo e brillante, appunto.

La cosa migliore è riportare l’ultima parte della citazione tratta dal sito dell’artista circa i suoi quadri: “La cosa migliore? Guardarli dal vivo.”